Da 0 a 10 – Samp, Cosenza e Reggiana: vergogna! Bianco e Calabro prodigiosi, Chichizola e Verde sono dei casi? Il PAGELLONE della 31^ giornata | OneFootball

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·31 March 2025

Da 0 a 10 – Samp, Cosenza e Reggiana: vergogna! Bianco e Calabro prodigiosi, Chichizola e Verde sono dei casi? Il PAGELLONE della 31^ giornata

Article image:Da 0 a 10 – Samp, Cosenza e Reggiana: vergogna! Bianco e Calabro prodigiosi, Chichizola e Verde sono dei casi? Il PAGELLONE della 31^ giornata

In archivio una frenetica 31^ giornata di Serie B in cui è accaduto di tutto. Il Pisa vede la Serie A a un passo, la Salernitana ha bisogno di un miracolo per scongiurare la retrocessione e Reggiana e Sampdoria sono in piena zona Serie C. Due esoneri proprio a Reggio e a Cosenza, altri due potrebbero arrivare domani a Genova e Salerno.

Il pagellone di Serie B

10 – Il miracolo di Bianco

4 vittorie nelle prime 27 giornate, altre 4 nelle ultime 4. Basta questo dato, senza ulteriori commenti, per spiegare la grandezza dell’impresa di Paolo Bianco. Preso per salvare il Frosinone all’ultimo minuto dell’ultima giornata, con 13 punti in 5 uscite l’ha portato a +4 sulla zona retrocessione diretta. Un riscatto clamoroso, che se portato a compimento può essere l’alba di una carriera importante.


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9 – Carrarese oltre i suoi limiti

Nessuno ad agosto avrebbe immaginato che l’organico della Carrarese potesse terminare la stagione con 36 punti, eppure i toscani ci sono arrivati in sole 31 giornate. Il colpo Torregrossa sta facendo la differenza, donando qualità a un sistema quadratissimo come quello di Calabro. La vittoria sul Bari alimenta le speranze di una salvezza che sarebbe meritatissima.

8 – Il taglio di Adorante

A volte ci si perde in giudizi più generici e generali e ci si perde i dettagli. Il taglio di Adorante sul gol del 2-0 della Juve Stabia contro il Cesena è da proiettare in ogni scuola calcio come cura contro il mal di bomber che ci attanaglia. Movimento e contromovimento da manuale, capacità di dettare il passaggio, scanning e senso dell’anticipo. C’è tutto nel gol del bomber delle Vespe.

7 – La reazione del Mantova

Spalle al muro, la squadra di Possanzini reagisce. Per credere nella permanenza in B in una sfida che aveva il sapore di guerra ideologica contro il Südtirol di Possanzini c’era un solo risultato, che è arrivato senza rinunciare all’identità nonostante un approccio difensivo certamente più oculato. I Virgiliani sono ancora vivi.

6 – Il primo doppio giallo revocato al VAR

Media tra il 2 per l’abbaglio di Ferrieri Caputi e il 10 per il capolavoro di Guida. L’esperto VAR riesce a chiamare al monitor la collega facendole revocare un secondo giallo senza uscire fuori dal perimetro del regolamento. Una masterclass che ci ricorda come questo mestiere sia difficilissimo e quanto talento ci voglia per svolgerlo al meglio.

5 – I cambi di Dionisi

Sì, il Palermo torna alla vittoria e si gode altri due gol del tandem Brunori-Pohjanpalo. Se la gara fosse durata 10 minuti in più, però, parleremmo di un epilogo differente. Diakité per Pierozzi al 59′, Ranocchia per Gomes e Le Douaron per Pohjanpalo al 68′, fuori anche Brunori e Segre all’82’ per riproporre Vasic. Con cambi simili a quelli visti con la Cremo, si è assistito allo stesso finale. Bonus track il gol di testa subito da Amatucci, altezza 1,72 cm. Di buono ci sono i 3 punti e i 2 bomber, ma i problemi restano.

4 – L’appagamento del Catanzaro

Due derby vinti, una classifica superiore alle aspettative e la certezza non matematica ma logica di disputare i playoff. Con questi presupposti il Catanzaro è sceso in campo contro il Modena con una cattiveria agonistica decisamente ridotta rispetto al solito. Atteggiamento ingiustificabile che potrebbe anche costare un quinto posto che invece sarebbe preziosissimo. L’appagamento è nemico del risultato.

3 – Il crollo del Bari

Non si può sparire dal campo contro un avversario di caratura inferiore come la Carrarese. Il Bari è in bambola sul piano mentale, ma anche su quello fisico. Il tentativo di riabilitare Falletti e Pereiro si è rivelato fallimentare e adesso Moreno Longo con le sue dichiarazioni sui mugugni del pubblico rischia di inimicarsi la piazza. I playoff erano alla portata, sarebbe un peccato lasciarseli sfuggire in modo passivo.

2 – Ancora una papera di Chichizola: perché?

Stefano Gori stava disputando una stagione clamorosa nonostante gli anni disastrosi da cui veniva, era un fattore assolutamente positivo per lo Spezia. Dall’arrivo di Leandro Chichizola si è seduto in panchina in favore della titolarità di quest’ultimo che però sta infarcendo ogni partita di piccoli e grandi errori. Quello che costa il KO col Brescia ha del clamoroso. La A diretta sta sfumando e la scelta del portiere sta incidendo in negativo.

1 – La panchina di Verde

I 58 minuti in panchina di Verde (ma anche i 45′ di Tongya) sono un rebus difficile da risolvere. Costretta a fare punti contro una squadra più forte, la Salernitana ha rinunciato alla qualità nell’undici di partenza. Una scelta suicida, resa evidente dall’impatto dei due subentrati. La seconda punta è stata imprendibile in ogni singola azione, dimostrandosi imprescindibile in un momento così difficile. La scelta di Breda lascia fortemente perplessi.

0 – Reggiana, Cosenza e Samp: vergogna

C’è davvero un commento da fare? 5-1 nel derby e 3 gol a testa in casa. Sono storie diversissime: in Calabria i problemi sono tutti in seno alla società, ma alla squadra si chiede dignità nella retrocessione. La Reggiana ha sprecato la sosta esonerando Viali, già sfiduciato da tempo, soltanto adesso. La Sampdoria ha fatto finta di nulla sul rendimento disastroso di Semplici e ora si chiede se tentare il terzo cambio in panchina della stagione per provare a salvarsi. Tre realtà alla deriva, prive di ogni giustificazione.

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