Inter-Feyenoord, Wim Jonk: «Troppa differenza tra le due squadre, ma se succede una cosa nel primo tempo… Inzaghi può realmente vincere tutto, non serve dominare sempre» | OneFootball

Le parole di Wim Jonk, ex calciatore olandese dell’Inter, sulla sfida di ritorno in Champions League contro il Feyenoord. I dettagli

In Italia Wim Jonk ha giocato dal 1993 al 1995. E in quel periodo non lungo ha portato all’Inter la Coppa Uefa. L’ex centrocampista nerazzurro, oggi vice allenatore della nazionale olandese guidata da Ronald Koeman, ha detto la sua sul ritorno degli ottavi di finale in scena stasera a San Siro. Ecco le sue parole a La Gazzetta dello Sport.

INTER-FEYENOORD – «Nel calcio non c’è situazione più scomoda di affrontare chi non ha più niente da perdere, anche se la squadra di Inzaghi e quella di Van Persie sono di due categorie diverse…».LE POSSIBILITA’ DEGLI OLANDESI – «Se devo essere razionale, è chiaro che penso che non ci saranno problemi per l’Inter…Ma se segnasse nel primo tempo il Feyenoord, come ha fatto il Monza sabato, poi che succederebbe? Tra l’altro, qualcosa di simile l’abbiamo vissuto a Milano più di 30 anni fa…».DIFFERENZE CON LA SUA INTER – «Noi viaggiavamo sulle montagne russe, giù in campionato e su in coppa Uefa. In Serie A c’erano troppe pressioni e un po’ di negatività, ma in Europa riuscivamo a giocare liberi e a volare. Questa Inter di oggi è molto più stabile della nostra: razionale, affidabile, non ti tradisce mai. Non a caso è in corsa su tutti i fronti e, quando arrivi a questo punto, non scegli più. Non puoi risparmiarti in una competizione e impegnarti in un’altra, ma provi a vincerle tutte. Questa Inter può farcela davvero».LA GARA D’ANDATA – «Che l’Inter sia una grande squadra si è visto proprio lì: non ha fatto bene nel primo tempo, ha creato pochino, il Feyenoord avrebbe potuto essere più pericoloso, ma poi dopo il gol di Thuram, e che gol, ha governato la partita alla grande. È segno di esperienza e maturità: non serve sempre dominare, soprattutto nelle sfide a eliminazione diretta, a volte basta gestire con intelligenza».