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·7 de mayo de 2025

Inter-Barcellona: i numeri di una notte storica

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Una notte epica. Una di quelle da ricordare per sempre, da raccontare, da rivivere. L’Inter conquista la finale di UEFA Champions League 2024/25 al termine di una battaglia memorabile contro il Barcellona, vinta 4-3 dopo i tempi supplementari davanti a un San Siro infuocato. Un 7-6 complessivo tra andata e ritorno che proietta i nerazzurri a Monaco di Baviera, dove si giocheranno il sogno più grande.

I NUMERI DELLA SQUADRA

C'è un dato che enfatizza ancora di più lo straordinario percorso della squadra di Simone Inzaghi in questa Champions League: su 14 gare, i nerazzurri sono stati in svantaggio per appena 16 minuti (su più di 1260, i recuperi sono esclusi) . Gli svantaggi nerazzurri: nei minuti finali della gara persa a Leverkusen, nei 6 minuti passati tra il gol di Kane e il pareggio di Lautaro a San Siro contro il Bayern, nei 6 minuti tra il gol di Raphinha e il gol di Acerbi in Inter-Barcellona.


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La mentalità vincente viene sottolineata anche grazie alle 26 reti segnate in questa edizione della Champions League: eguagliato il record della stagione 2002/03.

Inoltre, il doppio confronto con il Barcellona è la semifinale con il maggior numero di gol nella storia del torneo, al pari di Liverpool-Roma del 2017/18. Infine, per la seconda volta nella propria storia, i nerazzurri hanno giocato un match di Champions ai tempi supplementari dopo la gara con l’Atletico Madrid della scorsa stagione.

INZAGHI NELLA SCIA DI HERRERA

Con la qualificazione per la finalissima di Monaco di Baviera, Simone Inzaghi ha guidato l’Inter alla seconda finale di Champions in tre stagioni.

Solo Helenio Herrera (tre finali) ha fatto meglio del tecnico piacentino nella storia interista in Coppa dei Campioni. Un traguardo enorme, figlio di un percorso costruito con lavoro, fiducia e un'identità chiara.

LAUTARO: UNA CHAMPIONS DA RECORD

Lautaro Martínez continua a riscrivere la storia nerazzurra in Europa. Con la rete siglata al Barcellona, il capitano ha raggiunto quota nove gol in questa edizione della Champions League, eguagliando Hernán Crespo (2002/03) come miglior marcatore interista in una singola stagione nella massima competizione europea.

Proprio il Barcellona, insieme al Monaco, è una delle sue vittime preferite: tre gol segnati ai catalani in Champions League, segno della sua capacità di esaltarsi nelle notti più importanti.

ACERBI: LA PRIMA VOLTA IN CHAMPIONS

La sua zampata decisiva e il suo urlo liberatorio sono senza dubbio un'immagine che i tifosi ricorderanno per tantissimo tempo. Francesco Acerbi ha segnato un gol da applausi, da vero centravanti, scrivendo il proprio nome tra i più longevi marcatori della storia della Champions League in semifinale: 37 anni e 85 giorni, secondo solo a Ryan Giggs. Si è trattato del suo primo gol in Champions League. Esperienza, cuore, leadership.

DUMFRIES DA URLO: INCISIVO COME POCHI

Due gol e tre assist in semifinale: Denzel Dumfries è entrato in un club ristrettissimo di protagonisti assoluti delle semifinali di Champions League. A Barcellona l'esterno olandese ha prima mandato in gol Thuram, poi ha segnato una doppietta da urlo. A San Siro, poi, altri due assist: prima per Lautaro, poi per Acerbi. All'elenco, per pochi centimetri, manca l'assist per Mkhitaryan all'andata, con il gol annullato per off-side.

Solo Salah, Firmino e Del Piero erano riusciti in una simile impresa prima dell’esterno nerazzurro. Una prestazione totale, fatta di corsa, potenza e precisione. L’uomo in più.

L'INFALLIBILE CALHANOGLU

Gol pesante, quello di Hakan Çalhanoğlu che è diventato il secondo turco nella storia a segnare in una semifinale di Champions League dopo Arda Turan nel 2014.

Freddissimo dal dischetto, Hakan conferma la sua percentuale perfetta: sei rigori su sei trasformati nella competizione, come Timo Werner. Una certezza.

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