Ndoye dominante, Pobega determinante, Castro trascinante. Casale fa meglio di Beukema e Lucumí, ottimi segnali da Cambiaghi | OneFootball

Ndoye dominante, Pobega determinante, Castro trascinante. Casale fa meglio di Beukema e Lucumí, ottimi segnali da Cambiaghi | OneFootball

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Zerocinquantuno

·14 de febrero de 2025

Ndoye dominante, Pobega determinante, Castro trascinante. Casale fa meglio di Beukema e Lucumí, ottimi segnali da Cambiaghi

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I voti ai protagonisti di Bologna-Torino 3-2.


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Skorupski 6,5 – Sfoggia la paratona di giornata su Adams, opponendosi da campione come spesso gli accade. Nel finale chiude di nuovo lo specchio allo scozzese e permette ai suoi di sferrare gli ultimi arrembaggi per i tre punti più sudati della stagione.

Holm 5,5 – Non sbaglia l’approccio, ma nell’1-1 è coinvolto eccome. L’azione granata si sviluppa con la complicità di vari errori rossoblù, lui potrebbe pagare la cauzione a tutti con una semplice spazzata e invece completa il disastro con una scivolata impacciata e deleteria. Beukema 5,5 – Casadei ha la meglio su di lui e sull’intera retroguardia dominando sui palloni aerei, ed Elmas lo imbarazza con un tunnel nello stretto un istante prima di segnare. La serata, che era cominciata bene, diventa l’unica negativa della sua stagione fin qui. Lucumí 5 – Comincia con grande temperamento e confidenza, poi alla mezzora il Bologna deraglia e lui, anche acciaccato alla caviglia, si fa infilare in più occasioni. Compresa quella che porta al pareggio ospite, in cui si alza troppo su Adams e favorisce l’inserimento di Maripan (non seguito da Moro). Miranda 6 – Fonde il contachilometri a suon di sovrapposizioni, ma lascia pure il fianco scoperto alle folate avversarie. Arriva sempre al cross ma ne sbaglia diversi, compresi alcuni corner battuti con troppa sufficienza.

Freuler 6,5 – Sfrutta la posizione più avanzata soprattutto nella ripresa, dopo un primo tempo dinamico ma condito da qualche verticalizzazione un po’ frettolosa. Cresce col passare dei minuti e mette ancora una volta il suo carisma a costante disposizione dei compagni. Moro 6 – Il Toro scavalca spesso il pressing affidandosi ai lanci lunghi, e per lui è più difficile fare da guardiano ed equilibratore: ne sa qualcosa Maripan, che al 37′ gli scappa via e serve a Vlasic la palla dell’1-1. Ma nella prima mezzora la squadra gira alla perfezione e lui non fa eccezione. Pobega 7 – Il giocatore più simile a Ferguson di cui disponga Italiano: conclusioni, assist, lotta sulle seconde palle, tagli offensivi e diagonali difensive. E un penalty guadagnato. Continua ad essere poco reclamizzato, ma all’interno di ogni match compie un lavoro di incalcolabile importanza.

Ndoye 7,5 – Si conquista un rigore poi revocato, ne reclama un secondo, ne realizza un terzo battendo uno specialista come Milinkovic-Savic. Aveva già sbloccato la gara con un gol non banale, sfiorerà la tripletta con un altro tocco delizioso, e se alla fine è spompato è perché nella seconda parte della ripresa gli viene chiesto di cercare pure le vie centrali. Gara totale di un giocatore che talvolta fa disperare ma che, quando si accende, domina. Castro 7 – Fa tutto quello che si chiede ad un attaccante e trascina la squadra in ogni momento della gara, nel bene e nel male. Gli manca ‘solo’ il gol ma, seppur il nome sul tabellino non sia il suo, la firma sul 3-2 c’è ed è pesantissima. Dominguez 6,5 – Ora le sta giocando tutte, un po’ per esigenza e un po’ perché anche quando sono tutti a disposizione le sue caratteristiche sono uniche e non comuni. Spesso funambolico, ma sempre con tanta sostanza e nessuna leziosità.

Casale (1′ st) 6 – Col suo ingresso il Bologna perde qualcosa nel palleggio da dietro, e Casadei resta una minaccia. Complessivamente, però, nella ripresa il Toro è molto meno pericoloso rispetto e il merito è anche suo. Cambiaghi (31′ st) 6,5 – Prova subito ad accendersi con una bella conclusione, arrembando il pubblico e spronando i compagni. Poi tante sgasate poderose, accentrandosi o cercando la linea di fondo. Ottimi segnali. Fabbian (37′ st) s.v. – Dentro nel caldissimo finale perché uno che sa riempire bene l’area può fare molto comodo quando c’è da piazzare la zampata decisiva. E Gineitis su di lui rischia un altro penalty. Aebischer (42′ st) s.v. – Due settimane fa era toccato ad El Azzouzi, oggi a lui. E il Bologna ritrova due protagonisti della cavalcata dell’anno scorso proprio quando c’è più bisogno per attentare di nuovo all’Europa. Calabria (42′ st) s.v. – È in campo con la sua nuova maglia da pochi minuti quando Biraghi devia il tiro di Castro e consegna i tre punti al BFC. È proprio il caso di dire: esordio bagnato, esordio fortunato.

Italiano 6,5 – Quando si sostiene che nel corso di una stagione fortuna e sfortuna si compensano, si pensa anche a serate come queste. Il suo bel prima governa la partita, poi fa di tutto per complicarsi la vita e la classifica, infine si riaccende e con un colpo di coda (e non colo coda) trova tre punti vitali in chiave europea.

Arbitro Fabbri e assistenti 5,5 – Fabbri sbaglia la lettura in occasione del contatto Linetty-Ndoye (fallo invertito) e viene corretto dal VAR Dionisi, mentre la azzecca quando Casadei travolge Pobega. Altri tre episodi sospetti in area granata, con proteste da parte di Ndoye, Castro e Fabbian: quello che coinvolge l’argentino lascia parecchi dubbi.

Fabio Cassanelli

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Foto: Alessandro Sabattini/Getty Images (via OneFootball)

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