Claudio, l’allenatore da corto muso. “Ma a giugno sarò advisor. Cos’è?” | OneFootball

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·29 avril 2025

Claudio, l’allenatore da corto muso. “Ma a giugno sarò advisor. Cos’è?”

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Il Messaggero (S. Carina) – Domenica, Ranieri ridacchiava divertito, mostrando il ghigno sornione di chi sa di averla combinata grossa. In un colpo solo, vincendo a Milano, ha sparigliato la corsa Champions e regalato trequarti dello scudetto all’amico Conte. Niente male per un settantatreenne che, da quando è tornato sulla panchina della Roma, continua a collezionare record su record. Dai risultati utili consecutivi (18, con 13 vittorie e 5 pareggi) ai 44 punti conquistati sui 54 disponibili, dalle appena 31 reti segnate (9° attacco) che lo hanno indotto a registrare la difesa, facendo sì che la Roma, dopo il fragoroso ko di Como, subisse appena 9 gol con Svilar imbattuto la bellezza di 14 volte. Ha preso una squadra che non vinceva da 10 mesi in trasferta e l’ha trasformata in una serial killer capace di fare lo scalpo in sei degli ultimi sette viaggi lontano da Roma. Questo, signori, è Ranieri: uno che sa prendersi in giro, ma soprattutto prendere in giro. Come quando domenica ha ribaltato la domanda sul perché la sua squadra non disponesse del colpo del ko con una battuta: “Vincere uno a zero non è mica un problema, eh”. Ed è un peccato che abbia deciso di smettere a fine campionato. Lo ha ribadito per l’ennesima volta ieri, dopo aver ritirato il premio alla carriera di Coverciano nell’ambito di Inside Sport: “E non mi tirate per la giacca. Il calcio mi ha dato tanto, è la mia vita, è tutto. Però c’è un momento in cui si deve dire basta. Basta, perché è giusto così, anche lasciare in un momento positivo”.

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