Djorkaeff Inter: «La crescita di Thuram è impressionate; Mkhitaryan e Calhanoglu insieme in campo è la magia del calcio» | OneFootball

Djorkaeff Inter: «La crescita di Thuram è impressionate; Mkhitaryan e Calhanoglu insieme in campo è la magia del calcio» | OneFootball

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Calcionews24

·29 Januari 2025

Djorkaeff Inter: «La crescita di Thuram è impressionate; Mkhitaryan e Calhanoglu insieme in campo è la magia del calcio»

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Le parole di Youri Djorkaeff, doppio ex della sfida Inter Monaco di Champions League: «Nerazzurri in prima fila per la vittoria»

Youri Djorkaeff, doppio ex della sfida Inter Monaco di Champions League ha parlato a la Gazzetta dello Sport. Di seguito le sue parole.

A CHE PUNTO É LA CRESCITA DI THURAM – «Direi a buonissimo punto. Marcus ha sbrigato subito la parte più difficile del lavoro, capire che cos’è l’Inter, i suoi tifosi, San Siro. L’ho visto crescere, è un ragazzo molto intelligente e ha un tesoro in famiglia: Lilian conosce benissimo il calcio italiano. Marcus poi ci ha messo del suo, perché è un attaccante moderno che al lavoro per i compagni ha aggiunto i gol. E segnare a San Siro è speciale, come è speciale giocare per l’Inter: ci sentiamo spesso e glielo ripeto ogni volta. Lo dicevo anche a suo fratello Khephren, sarebbe stato perfetto per l’Inter, maha scelto la squadra sbagliata… (ride, ndr). La crescita in nerazzurro farà salire di livello Marcus anche in nazionale: diventerà centrale per la Francia, ha tutto per esserne il leader offensivo».


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OTTAVI RAGGIUNTI – «L’Inter non è una sorpresa: da Istanbul in poi ha consolidato la sua dimensione europea. Gioca bene, controlla, ha una rosa di esperienza. E un ottimo allenatore come Inzaghi, sintonizzato con la società e ambizioso. Oggi c’è una grande differenza tra l’Inter e le altre italiane: l’Inter è l’unica con una grande attitudine da Champions».

PUO’ VINCERLA – «Con il nuovo format è impossibile fare pronostici, ma l’Inter è lì in prima fila. E se pensiamo a come soffrono City, Real, Psg… Prima però occorrerà fare risultato contro il Monaco, non è scontato: giovani, di talento, soffrono poco la pressione. Avrebbero i mezzi per dare fastidio al Psg in Ligue1 ma sembrano più tagliati per l’Europa».

FORZA DELL’INTER – «Il gruppo. C’è un bellissimo equilibrio, uno spirito di sacrificio che cogli subito quando li vedi giocare. Sono solidi, cinici. È una strada diversa da quelle intraprese da club come il Real, ma ti porta in fondo perché la compattezza diventa la tua arma. E nell’Inter la squadra viene al primo posto. Per tutti, da Bastoni fino a Lautaro».

MARTINEZ – «È l’effetto di giocare in un club come l’Inter: ti abitua a pensare sempre in grande. Grazie a quanto fatto con l’Inter, Lautaro negli anni ha elevato la sua posizione, vale il discorso su Thuram. Logico che punti a vincere la Champions, sarebbe un traguardo fantastico per un grande attaccante che ha già vinto tanto. Quanto al Pallone d’oro dico solo una cosa: non lo hanno vinto nemmeno Mbappé, Vinicius, Haaland…».

MKHITARYAN – «Impressionante, vero? La cosa più incredibile di Henrikhè il percorso tattico: è stato fondamentale da numero 10, seconda punta, e ora da mezzala. Perché ha un’intelligenza fuori dal comune. Ed è un vincente che migliora la squadra. Bellissimo vederlo giocare con Barella e ancora di più con Calhanoglu, anche se stasera non ci sarà: un turco al fianco di un armeno, magia del calcio».

CHE INTER SI ASPETTA – «Attenta. A Riad si è fatta rimontare quando aveva la gara in pugno, ma di una cosa si può essere certi: l’Inter non commette due volte lo stesso errore».

LOTTA SCUDETTO – «La parte più dura della stagione comincia adesso e l’Inter è strutturata per arrivare in fondo ovunque. Incluso il Mondiale per club: sarà un torneo bellissimo, Inzaghi e i suoi saranno protagonisti anche negli Usa».

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