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·17 Oktober 2024

La Juve tira dritto su Pogba: accordo per risoluzione o punterà sull’inadempienza

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Paul Pogba, che tornerà in attività con l’anno nuovo e sarà schierabile in campo da marzo 2025, ha provato a tendere una mano verso la Juventus, con cui ha un contratto fino a giugno 2026. Ma, al momento, il club bianconero non sembra aver aperto nemmeno un piccolo spiraglio di possibilità per il proprio centrocampista classe 1993.

Come riporta l’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport, le recenti dichiarazioni degli esponenti bianconeri, sebbene formulate al passato («Pogba? È stato un grande giocatore», hanno detto all’unisono il direttore tecnico Cristiano Giuntoli, l’amministratore delegato Maurizio Scanavino e Thiago Motta, dopo la riduzione della squalifica delle scorse settimane), lasciano trasparire il messaggio. E le azioni dei legali, sia della Juventus che del giocatore, raccontano lo stesso.


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Infatti, già da tempo, prima che il TAS di Losanna riducesse la squalifica da 4 anni a 18 mesi, gli avvocati delle due parti sono in costante contatto per raggiungere un accordo di separazione. I negoziati continuano, e anzi sono in pieno svolgimento. L’intenzione della Juve è quella di congedarsi dal centrocampista, uno degli ultimi protagonisti del vecchio progetto. Una scelta che riflette il desiderio di voltare pagina (come dimostrano le partenze di Chiesa, Szczesny, Alex Sandro e Rabiot), di inaugurare una nuova era con Thiago Motta e di ridurre i costi.

Pogba, tornato alla Juventus nell’estate del 2022 a parametro zero dopo aver lasciato nuovamente il Manchester United, ha firmato un contratto fino al 2026 che prevede 8 milioni netti all’anno più 2 milioni di bonus. Queste cifre non sono più compatibili con la nuova strategia economica della Juve, considerando che gli acquisti più onerosi dell’estate (Koopmeiners e Douglas Luiz) guadagnano meno di 5 milioni netti. Solo Vlahovic ha un ingaggio che va oltre questi parametri. Tuttavia, la Juventus sta già negoziando per rivedere l’accordo con il serbo su basi più sostenibili.

Nel caso di Pogba, pesa anche il lungo periodo di inattività del giocatore, cominciato ben prima della squalifica per doping (11 settembre 2023), a causa di numerosi problemi fisici. Dal grave infortunio al ginocchio durante la tournée negli Stati Uniti (luglio 2022) ai successivi problemi muscolari, Pogba ha accumulato solo 12 presenze e 213 minuti complessivi tra la stagione 2022-23 e quella 2023-24. L’ultima apparizione risale al 3 settembre, contro l’Empoli, una settimana prima della sospensione cautelare per doping, seguita alla positività riscontrata nei controlli del 20 agosto a Udine.

Alla Continassa, per tutte queste ragioni, si continua a cercare un accordo di separazione con il giocatore, ma allo stesso tempo il club resta tranquillo e sicuro di avere un asso nella manica in caso di mancato accordo: la risoluzione unilaterale del contratto per inadempimento, basandosi sui 18 mesi di squalifica per doping. Qualora si trovasse un’intesa, questa arriverebbe comunque entro la fine di gennaio, permettendo a Pogba di trovare una nuova squadra per marzo, quando potrà tornare in campo. La destinazione più probabile sembra essere la MLS, per motivi legati sia al campionato sia allo stile di vita.

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