Aleksandar Stankovic Inter, il figlio di Dejan si racconta: «Questo il consiglio che mi ha dato mio padre, sono molto legato a quel nerazzurro. Per il mio futuro ho un sogno» | OneFootball

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Inter News 24

·10 febbraio 2025

Aleksandar Stankovic Inter, il figlio di Dejan si racconta: «Questo il consiglio che mi ha dato mio padre, sono molto legato a quel nerazzurro. Per il mio futuro ho un sogno»

Immagine dell'articolo:Aleksandar Stankovic Inter, il figlio di Dejan si racconta: «Questo il consiglio che mi ha dato mio padre, sono molto legato a quel nerazzurro. Per il mio futuro ho un sogno»

Aleksandar Stankovic Inter, il figlio di Dejan si racconta: le parole del giovane centrocampista nerazzurro in prestito al Lucerna

Intervistato da Blue Sport, il centrocampista di proprietà dell’Inter ma in prestito al Lucerna, Aleksandar Stankovic, ha parlato anche del peso di portare un cognome come quello di suo padre (ex centrocampista dei nerazzurri ma non solo).

GLI INIZI NEL CALCIO – «Fin da bambino, il mio unico obiettivo era il calcio e il sogno di diventare un grande calciatore, di seguire le orme di mio padre. Essendo il più piccolo della famiglia, guardavo sempre giocare i miei fratelli più grandi, o mio padre, ho sempre vissuto incentrato sul calcio e, diciamo, non avevo scelta (ride)».


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GLI ASPETTI POSITIVI E NEGATIVI DEL COGNOME STANKOVIC – «Ci sono sicuramente molti aspetti positivi (ma io guardo sempre il lato positivo delle cose!), come ricevere molti consigli, imparare e crescere rapidamente e magari evitare errori. L’aspetto negativo è che c’è il peso di avere un cognome importante sulle spalle, il che significa che la gente parla molto, ma alla fine bisogna saper gestire bene anche questo aspetto. Fa parte del percorso ignorare certi aspetti e sapere che le persone ti giudicano in base al tuo cognome e pensano che tutto sia molto più semplice, ma questa è una questione di abitudine. Ho imparato a gestire queste cose fin da bambino. Forse era difficile quando ero piccolo perché nell’ambiente calcistico ci sono molti commenti esterni. Crescendo, però, ho capito che si va in campo da soli».

UN CONSIGLIO IMPORTANTE DI MIO PADRE? – «Mi dice sempre dove sbaglio, non si trattiene mai. Certo che mi sostiene, ma si concentra soprattutto sulle cose che posso migliorare. Ogni volta che parliamo di calcio, mi dice che devo sempre dare il massimo in campo per la maglia che indosso e che non devo mai mancare di atteggiamento. In questo modo le cose accadranno da sole. L’atteggiamento è importante, bisogna onorare la maglia».

IO IL TERZO GIOCATORE DELL’INTER AD ANDARE IN SVIZZERA DOPO GNONTO E ZANOTTI, UNA COINCIDENZA? – «Non lo so, ho preso questa decisione l’estate scorsa, discutendone con il manager e l’allenatore, è stata una decisione facile. Ci ho messo solo pochi giorni, mi è piaciuto il loro progetto, mi sono fidato molto e ora posso dire che la mia decisione si è rivelata giusta».

SE AVEVO PARLATO CON QUALCHE GIOCATORE DEL CAMPIONATO SVIZZERO PRIMA DI ACCETTARE? – «Sono molto legato a Dimarco, quindi ho parlato con lui perché ha giocato nel Sion. Mi ha detto che sarebbe stato importante per la mia crescita lasciare l’Italia e provare un ambiente diverso, un altro tipo di calcio. Così ho seguito i suoi consigli, ma ho ascoltato anche me stesso e i miei agenti, e alla fine ho preso la mia decisione».

COSA SAPEVO DEL CALCIO SVIZZERO PRIMA DI ARRIVARE AL LUCERNA? – «A dire il vero, non così tanto. Quando stavo per firmare con il Lucerna, ho iniziato a seguire un po’ il campionato per informarmi. Ma da quando sono qui, devo dire che l’ambiente mi piace molto. Anche qui a Lucerna la gente vive per il calcio».

SULLA SUPER LEAGUE – «È un campionato molto intenso, molto forte, ci sono giocatori molto bravi, giocano un buon calcio, sono molto fisici e anche tatticamente mi piace molto».

MIGLIORAMENTI – «Mi piace molto avere la palla tra i piedi e controllare il gioco, ovviamente con l’aiuto dei miei compagni di squadra che mi rendono tutto più facile. A livello fisico, migliori ogni giorno, ti abitui al contatto fisico e poi le cose diventano davvero utili nel gioco».

COME SONO STATI I MIEI PRIMI MESI ALL’ESTERO? – «Fin dal primo giorno sono stato accolto a braccia aperte. Da parte dei miei compagni di squadra, ma anche dell’allenatore, della squadra e del presidente. Tutti coloro che lavorano in questo club mi hanno fatto sentire a casa fin dal primo giorno. Mi hanno accolto benissimo e dopo poche settimane mi sono sentito a casa».

COSA MI È PIACIUTO MAGGIORMENTE DI QUESTA ESPERIENZA LONTANO DALL’ITALIA? – «Conoscere queste persone fantastiche. Sono molto felice di condividere con loro il campo, lo spogliatoio e parte della mia vita quotidiana. Ho incontrato delle persone davvero fantastiche dentro e fuori dal campo, sono molto felice. Poi Lucerna è davvero bella, anche i dintorni sono molto belli. Mi piace anche la città perché vive di calcio. Le persone ti fanno sentire uno di loro e questo per me è molto importante».

COSA MI HA SORPRESO DEL NUOVO AMBIENTE IN SVIZZERA? – «Niente di speciale. Forse i tifosi, perché quando arrivi dalla Primavera e giochi nel settore giovanile, non ce ne sono. È davvero speciale vedere questi tifosi sia in casa che in trasferta, come se fossero il dodicesimo uomo in campo».

IL MIO OBIETTIVO STAGIONALE – «Il mio obiettivo, come dico sempre, è dare il massimo ogni giorno e migliorare in ogni aspetto del mio gioco. Voglio continuare a giocare e dare il massimo per la squadra».

FUTURO? – «Non faccio mai progetti per il futuro, penso sempre al presente, a migliorare costantemente e ad avere una mentalità vincente fino alla fine della stagione. Solo Dio conosce il futuro».

IL SEGRETO MIO E DI MIO FRATELLO FILIP? – «Non c’è nessun segreto (ride). È semplicemente la passione e l’amore per il calcio. Sono molto contento per mio fratello, sta facendo molto bene, sta facendo grandi prestazioni in Serie A: dobbiamo continuare così».

SE CI SCAMBIAMO CONSIGLI TRA DI NOI? – «No, come portiere può dare pochissimi consigli, così come io posso dargliene pochissimi. Ma parliamo tra di noi, ci incoraggiamo a vicenda prima di ogni partita. È bello avere un fratello che gioca a calcio. E un giorno, chi lo sa? Giocare insieme sarebbe un sogno»

QUOTE INTER FIORENTINA- A pochi giorni dallo scivolone di Firenze, il calendario della Serie A rimette la Fiorentina sul cammino dell’Inter. A San Siro, i nerazzurri hanno la possibilità di accorciare sul Napoli che ha rallentato. La quota DOPPIA CHANCE 1X (vittoria o pareggio dell’Inter) è data a 8.00 invece che a 1.05 da Planetwin365 grazie alla super quota maggiorata offerta ai nuovi clienti e valida solo tramite link. Su Goldbet la stessa giocata è quotata a 1.09, esattamente come su Snai.

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