PianetaChampions
·14 novembre 2024
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Saul Coco, difensore del Torino, ha concesso una lunga intervista a Marca, soffermandosi sull’ambientamento al Torino. Di seguito le dichiarazioni: “Sono felice, ma non mento quando dico che nel momento in cui prendi una decisione del genere ti vengono dei dubbi: lasciare la propria terra non è semplice, mentre in un posto nuovo è tutto diverso, dai costumi alla lingua allo stile di vita…Ma mi sono adattato velocemente. E’ stato difficile lasciare la mia zona di comfort, ma ogni giorno riaffermo la decisione che ho preso. C’è uno spogliatoio internazionale, c’è anche chi parla spagnolo come Zapata, Sanabria o Maripan. Mi frequento molto con loro, oltre a Ché Adams che è arrivato quest’anno come me. Nello staff c’è chi parla spagnolo. Ho la fortuna che non ha ancora fatto molto freddo, mi hanno detto di preparami (ride, ndr)”.
“Il mister conta su di me. L’inizio non poteva essere migliore, non abbiamo perso nelle prime cinque partite ed eravamo addirittura al primo posto. Era da 40 anni che il Toro non iniziava così…I tifosi granata hanno una grande passione, qui il calcio è vissuto intensamente. Ora è difficile da spiegare, le dinamiche negative sono così…Fai le stesse cose ma la palla cade dall’altra parte.Tranne il 2-0 contro la Juve, sono state tutte sconfitte di misura: le partite sono state decise dai dettagli e da qualche errore individuale”.
“Rovesciata con la Lazio? E’ stato tutto veloce, ho visto la palla in aria e pensavo a cosa fare. Ho provato a girarla in porta: alcuni amici mi hanno detto che era involontario, io invece volevo fare proprio quello (ride, ndr). E’ stato un gran gol, ma anche amaro perché non è servito a vincere”.
“Offerte? Ne ho avute diverse, da un campionato esotico e da uno di livello inferiore: economicamente era superiore, ma per me conta più lo sport che il denaro. Restare in uno dei campionati top era l’obiettivo, ho 25 anni e voglio godermi il calcio di alto livello: al Toro l’ho trovato”.