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·18 ottobre 2024

Genoa, Samp e CDS Holding: rebus sui tre piani per il nuovo Ferraris

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Il futuro dello stadio Ferraris è sempre più incerto, con diversi scenari possibili, quando invece tutto sembrava portare  all’acquisto congiunto dell’impianto da parte di Genoa e Sampdoria e a una ristrutturazione che avrebbe messo le basi per ospitare alcune partite di EURO 2032 che si giocherà fra Italia e Turchia.

Come riporta l’edizione odierna de Il Secolo XIX, a fare il punto della situazione è il vicesindaco Pietro Piciocchi, che afferma: «Abbiamo già ricevuto due offerte per la riqualificazione dello stadio, ed è arrivata una terza proposta, che sarà formalizzata nei prossimi giorni. Il prossimo passo sarà una gara pubblica, con il passaggio obbligato in Consiglio comunale. Il Ferraris rimane la casa di entrambe le squadre cittadine, su questo sono stato molto chiaro. L’obiettivo è avere uno stadio sempre più moderno, in linea con gli standard innovativi che potrebbero portare gli Europei del 2032 a Genova».


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Al momento, Genoa e Sampdoria non sono riuscite a coordinarsi, presentando offerte separate. La terza proposta, che ha sorpreso i club tenuti all’oscuro dal Comune, è arrivata dalla CDS Holding, che ha avanzato un’offerta non vincolante di 14,5 milioni di euro, formalizzata il 4 ottobre scorso. «La scadenza è il 18 ottobre — ha dichiarato Massimo Moretti, direttore generale di CDS —. Chiediamo un periodo di esclusiva per approfondire i dettagli tecnici».

Piciocchi ha già dato il suo parere favorevole. La CDS Holding ha presentato dei rendering a cura dell’architetto Stefano Boeri, che prevedono una trasformazione della facciata e degli spazi pubblici antistanti lo stadio. La holding propone inoltre di coinvolgere i club nella gestione del Ferraris, offrendo loro una quota del 10% ciascuno nella newco di gestione, ma attualmente le due società preferiscono portare avanti le proprie iniziative.

Il Genoa ha ripreso in mano il progetto dell’architetto Penaranda, commissionato qualche anno fa, e inizialmente condiviso con la Sampdoria tramite la Genova Stadium. Il progetto prevede nuovi spazi per ristoranti e sky-box, locali commerciali sia all’interno che all’esterno dello stadio, una riorganizzazione delle gradinate e delle tribune, con la possibilità di ospitare concerti grazie a un’apertura in una delle due gradinate per consentire l’ingresso di mezzi pesanti. Un’altra parte del piano si concentra sul miglioramento della viabilità attorno allo stadio e l’interazione con il quartiere Marassi.

Il club rossoblù ha siglato un accordo con Oak View, una società statunitense specializzata nella costruzione e gestione di stadi, che prevede un investimento complessivo di 10 miliardi di dollari nei prossimi cinque anni, una piccola parte dei quali sarà destinata al Ferraris. A breve, il responsabile europeo di Oak View incontrerà i dirigenti del Genoa per discutere le prossime mosse. Da parte del Genoa, c’è apertura a dialogare nuovamente con la Sampdoria.

Anche la Sampdoria si è detta disponibile a collaborare, ma solo dopo aver verificato la solidità finanziaria del progetto. In una pec inviata al Comune mercoledì sera, il club ha confermato l’intenzione di presentare una proposta autonoma di acquisto e ristrutturazione dello stadio entro il 15 novembre. Questa proposta, però, non si baserà sul progetto di Penaranda condiviso con il Genoa, ma su uno nuovo affidato all’architetto Alessandro Zoppini. La Sampdoria ha inoltre comunicato di avere già disponibile la liquidità necessaria per l’operazione, che sarà sostenuta da investitori, probabilmente quelli di Singapore già vicini al club, e dal gruppo americano Legends, recentemente entrato anche nella gestione degli stadi grazie all’acquisizione della società Mm Global. Legends aveva già avuto contatti in passato con la Sampdoria per questioni legate al marketing.

Resta da chiarire il destino della Genova Stadium, la newco creata dai due club il 23 settembre per l’operazione Ferraris. Dopo le dimissioni di De Gennaro e Cardinaletti, sono rimasti in carica solo i consiglieri Ricciardella, per il Genoa, e Bosco, per la Sampdoria. Non è ancora chiaro se la società sarà liquidata o se potrebbe tornare in gioco in caso di una nuova collaborazione tra le due squadre.

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