Calcio e Finanza
·13 febbraio 2025
La Ligue 1 non rispetta gli obblighi: DAZN congela metà rata dei diritti e la Lega le fa causa
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Calcio e Finanza
·13 febbraio 2025
Non si placa in Francia lo scontro tra DAZN e la Ligue de Football Professionnel (LFP) sui diritti televisivi della Ligue 1. Dopo circa sei mesi di trasmissione del massimo campionato di calcio francese, la piattaforma di sport in streaming ha deciso di mettere pressione alla Lega non essendo soddisfatta del mercato, un malcontento già espresso in diverse occasioni nel mese di dicembre.
Come raccontato anche nella giornata di ieri, la principale emittente della Ligue 1 è irritata per la mancanza di collaborazione da parte di alcuni club e per la pirateria che ne frena in maniera rilevante lo sviluppo. Per questo motivo, DAZN ha deciso di pagare solamente la metà della somma dovuta come terza rata, 35 milioni di euro, depositando il resto su un conto vincolato.
Di tutta risposta, la LFP ha deciso di fare causa alla piattaforma. Una situazione che ha portato il CEO di DAZN Francia a esprimere la posizione della società in una lunga intervista rilasciata a Le Figaro. «A metà dicembre, ci siamo rivolti alla LFP con un piano d’azione volto a proteggere meglio la nostra esclusività, combattere la pirateria e ottenere un maggiore supporto dai club per rendere più attraente l’offerta di Ligue 1 per i nostri abbonati», ha esordito Brice Daumin.
«La Lega avrebbe dovuto risponderci il 6 gennaio, ma non l’ha fatto. In due mesi, DAZN, che è il suo principale partner, non ha avuto notizie, nonostante diversi solleciti». Solamente il 5 febbraio, alla scadenza del pagamento della terza rata, «la Lega si è finalmente svegliata e le discussioni sono riprese». Qui è arrivata la decisione di pagare metà della rata. Poi, con grande sorpresa di DAZN, «a margine di una riunione di lavoro con la Lega, abbiamo scoperto, tramite i nostri avvocati, che ci stava portando in tribunale».
Le due rate precedenti, di 70 milioni ciascuna, erano state pagate per intero, «un po’ in anticipo, se ricordo bene, per soddisfare la Lega. È questo il senso di una partnership. Non si tratta di comprate i diritti, li trasmettete e ci rivediamo tra cinque anni». Il piano d’azione proposto dall’emittente riguardava una serie di questioni relative alla tutela dei diritti esclusivi, alla lotta alla pirateria e agli impegni presi dalla Lega in termini di comunicazione e promozione di DAZN, «che non sono stati mantenuti», prosegue l’AD.
Un punto cruciale nell’argomentazione di DAZN contro la LFP è la percepita inadeguatezza delle misure di controllo sulla pirateria. Oggi DAZN ha acquistato la maggior parte dei diritti della Ligue 1 per 400 milioni di euro in via esclusiva, «mentre in realtà diverse emittenti internazionali della Ligue 1 sono accessibili in Francia».
Per quanto riguarda la pirateria, «non si fa abbastanza. L’Arcom, l’autorità di regolamentazione delle trasmissioni, non lavora nei fine settimana. Nel Regno Unito possono bloccare 10.000 link in due giorni, in Italia 18.000. E l’Arcom ne fa 5.000 all’anno. In altre parole, l’Italia fa in un weekend quello che l’Arcom impiega tre anni e mezzo a fare! Questa non è una critica. Non hanno abbastanza risorse e questo problema deve essere affrontato».
Per quanto riguarda la promozione e la comunicazione su DAZN, anche in questo caso la piattaforma ritiene che la Lega non abbia rispettato la sua parte del contratto: «La Lega ha preso degli impegni e non li ha mantenuti», afferma il CEO della piattaforma nel Paese.
Infine, aggiunge Brice Daumin, «siamo convinti che il prodotto Ligue 1 debba migliorare per diventare più attraente. Se si guarda al rugby, alla Formula 1, alla MotoGP e così via, siamo convinti che il prodotto Ligue 1 debba migliorare per diventare più attraente. Siamo convinti di poter fare molto meglio in termini di promozione e di rendere il campionato più attraente. Dobbiamo migliorare e reinventare il prodotto Ligue 1».
Il conflitto è acceso con un braccio di ferro che è appena iniziato. Dopo la dura reazione di DAZN, la LFP ieri sera ha deciso di intentare causa per assicurarsi il pagamento della parte restante della rata in scadenza a febbraio. L’udienza è fissata per venerdì, con la decisione del tribunale prevista per la settimana successiva.
Daumin ha espresso sorpresa sul punto: «Niente si risolve in tribunale. La Lega doveva darci un riscontro entro il 6 gennaio, ma non lo ha fatto. Negli ultimi due mesi, DAZN, il maggior partner della LFP, non ha ricevuto comunicazioni nonostante diversi solleciti. Quando c’è un problema, tutti devono mettersi attorno a un tavolo: la Lega, i club e DAZN. Se non lo facciamo, sarà un disastro».
La situazione che si è venuta a creare rischia di avere un impatto sul futuro. La base di abbonati di DAZN attualmente sembrerebbe attestarsi attorno a 500.000 utenti, ben lontano dagli 1,5 milioni previsti all’inizio della stagione. Daumin ha evitato di rilasciare commenti ai media francesi su questo punto, ma ha riconosciuto che la situazione non è soddisfacente.
Già in fase di trattative per i diritti televisivi, era stata concordata una clausola di uscita attivabile dal 1° dicembre 2025 nel caso in cui la piattaforma non avesse raggiunto 1,5 milioni di abbonati. Questa può essere attivata da DAZN o dalla LFP entro quella data, il che porterebbe alla fine dell’accordo di trasmissione dopo due stagioni.
Un’ipotesi che Brice Daumin per ora respinge: «Non abbiamo alcun interesse ad attivare questa clausola. L’unica cosa che ci motiva è lo sviluppo a lungo termine. Ci sono molte cose che possiamo fare meglio per promuovere il calcio francese. I club devono essere più proattivi in questo senso», ha aggiunto.