PianetaSerieB
·26 marzo 2025
La Serie B e i giovani, parla Rastelli: “Vengono sacrificati per rincorrere i risultati. Il loro impegno è penalizzato”

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·26 marzo 2025
Massimo Rastelli, tecnico che in carriera si è seduto nelle panchine di Napoli, Como, Juve Stabia e non solo, ha parlato della situazione relativa ai giovani in Serie B a Scanner, trasmissione di Radio Firenze Viola.
Questo quanto riporta firenzeviola.it:
“In passato c’erano molti più giovani dei settori giovanili che avevano spazio in B, era un campionato equilibrato ma ora lo è di più e se hai dei giovani non prontissimi tendi a sacrificarli per rincorrere i risultati. Si penalizza dunque l’impiego dei giovani ma se uno è bravo e pronto gioca senza nessun problema“.
“Per esperienza so che le grandi squadre che hanno giocatori ritenuti più pronti cercano di piazzarli in B se non già pronti per il club di A stesso. Si manda così il giovane a farsi le ossa. Se invece si rende conto che è meno pronto lo manda in un club di serie C. Ecco perché si è parlato di seconde squadre che militano appunto in serie C. Anche perché se li mandi in prestito e giocano poco non si formano“.
“Ci sono ragazzi che escono dai settori giovanili dei grandi club abituati a strutture in cui hanno a disposizione tutto e vanno a vivere situazioni non agevoli, in campi di allenamento non perfetti, situazioni economiche problematiche… Questo può far sì che un ragazzo non sia pronto ad affrontare questo tipo di situazione anche perché la generazione di ora non è abituata a gestirla, a differenza nostra che eravamo cresciuti per strada. Anche se ha talento dunque gli vengono a mancare situazioni che a noi ci hanno reso più forti“.
“La serie B è un campionato di grande competitività ed ha permesso a tantissimi calciatori di frequentare questa categoria per anni, come accaduto a me, prima di affacciarsi alla massima serie. La B ti permette di maturare e crescere e una volta fatto il grande salto molti ci restano“.
“Ci può essere questo marchio ma di solito capita quando la possibilità di serie A non riesci a sfruttarla. Cosa succede, che da protagonista della serie B in A non riesci a creare le condizioni per restarci e allora torni nella serie cadetta restando etichettato come giocatore di B, non proprio per scelta insomma“.