Lotta alla pirateria: chiusa una rete illegale con oltre 22 milioni di utenti nel mondo | OneFootball

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·2 gennaio 2025

Lotta alla pirateria: chiusa una rete illegale con oltre 22 milioni di utenti nel mondo

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Un altro duro colpo alla pirateria in una lotta che è ormai senza quartiere, visto che si svolge in pratica in tutti i paesi del mondo. Questa volta, si tratta di un’operazione internazionale, soprannominata Kratos, guidata dalle autorità della Bulgaria e dall’Europol.

Come riporta il quotidiano spagnolo Marca, l’intera operazione è stata praticamente condotta in tutto il continente europeo e ha coinvolto anche la battaglia contro il commercio illegale di prodotti contraffatti. Diversi proprietari dei diritti tv e le istituzioni calcistiche come la UEFA hanno dato il loro contribuito all’identificazione di contenuti illegali, alla localizzazione della fonte del segnale e alla sua rimozione.


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Nel corso delle indagini, durate diversi mesi, è stato scoperto che la rete distribuiva illegalmente più di 2.500 canali televisivi, raggiungendo oltre 22 milioni di utenti in tutto il mondo. Sono stati identificati più di 560 rivenditori del servizio pirata e, durante le perquisizioni, sono stati sequestrati droga e armi.

L’operazione Kratos, svolta tra l’inizio di luglio e la metà di settembre, 2024 ha coinvolto forze e autorità di polizia di Stati membri, fra cui l’Italia, e non membri dell’Unione Europea, agenzie dell’UE e aziende private di contenuti digitali. L’operazione è stata condotta nel contesto di eventi sportivi di grande portata come EURO 2024 e i Giochi Olimpici, con l’obiettivo principale di combattere la pirateria digitale, ovvero la pubblicazione, distribuzione e diffusione di contenuti digitali protetti da copyright e diritti connessi.

Come risultato è stata smantellata una delle maggiori reti di streaming illegale operanti dentro e fuori l’UE. Nel corso dell’operazione, sono state scambiate informazioni operative utili per identificare piattaforme illegali di streaming, documentare i reati e individuare i gruppi responsabili di questi atti criminali.

L’indagine, concentrata sulla distribuzione illegale di materiali tramite servizi di streaming, tra cui film, serie e canali televisivi (compresi eventi sportivi), ha portato all’identificazione di 102 sospettati, 11 dei quali sono stati arrestati. Durante l’operazione sono state effettuate più di 112 perquisizioni, sequestrati almeno 29 server, 270 dispositivi IPTV e 100 domini collegati ad attività illecite.

Come risultato dell’operazione, sono stati identificati oltre 560 rivenditori del servizio piratato, sequestrate droghe e armi, criptovalute per un valore di circa 1,6 milioni di euro e 40.000 euro in contanti. All’operazione hanno partecipato 15 paesi, tra cui Bulgaria, Croazia, Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi, Romania, Svezia, Svizzera e Regno Unito. Il supporto di Europol, Eurojust e AAPA è stato fondamentale per la coordinazione dell’azione.

In altri paesi, sono stati avviati o conclusi casi relativi a piattaforme illegali attraverso cui venivano trasmessi contenuti protetti da diritti di proprietà intellettuale, tra cui Repubblica di Bulgaria, Repubblica di Macedonia del Nord, Repubblica Ellenica, Regno di Spagna, Repubblica di Lettonia, Repubblica di Francia, Regno dei Paesi Bassi, Repubblica di Romania, Portogallo e altri.

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